Teatro Greco di Siracusa – Stagione 2017


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Calendario delle rappresentazioni

 

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Il ritorno della commedia, una stagione più lunga e la riscoperta di una tragedia da tempo dimenticata. Sono alcune delle novità che segneranno il cinquantatreesimo ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa. La Fondazione Inda si appresta ad allestire la nuova stagione forte del record di presenze fatto registrare lo scorso anno con 119 mila spettatori in 42 giorni di rassegna, un incremento nel numero delle presenze del 4 per cento rispetto al 2015 e una crescita del 34 per cento negli ultimi dieci anni.

Il cartellone del cinquantatreesimo ciclo di spettacoli classici sarà dedicato al legame tra la città e il teatro nell’anno in cui si celebrerà il 2.750° anniversario della Fondazione di Siracusa. Il programma delle rappresentazioni, pensato dal commissario straordinario dell’Inda Pier Francesco Pinelli supportato dalla commissione di esperti formata da Massimo Bray, Roberto Andò, Luciano Canfora e Giovannella Scaminaci, prevede la produzione e messa in scena delle tragedie “Sette contro Tebe” di Eschilo e “Fenicie” di Euripide e della commedia “Rane” di Aristofane.

Il debutto è previsto il 6 maggio con l’opera di Eschilo e la stagione si protrarrà fino all’8 luglio. Le due tragedie si alterneranno dal 6 maggio al 25 giugno poi, dopo tre giorni di riposo, è previsto l’esordio della commedia “Rane” che sarà in scena dal 29 giugno all’8 luglio per un totale di 54 rappresentazioni, ben 12 in più rispetto all’anno precedente.

Il 19 giugno verrà poi riproposta la Giornata mondiale del Rifugiato, tributo d’impegno civile in cui il territorio di Siracusa è costantemente in prima linea.

“Il Festival di Siracusa è la più importante rassegna di teatro di prosa in Italia – ha ribadito il commissario straordinario Pier Francesco Pinelli –. Lo scorso anno 119 mila persone hanno scelto di assistere a un evento culturale che solo l’Inda e Siracusa possono offrire. Ripartiamo da questo consenso per allestire una stagione di grande qualità”.

Le tre nuove produzioni saranno condotte da registi che oggi costituiscono riferimenti importanti nel teatro italiano. Marco Baliani dirigerà “Sette contro Tebe”, tragedia che sarà rappresentata per la quarta volta a Siracusa dopo gli allestimenti del 1924, 1966 e 2005; Valerio Binasco metterà in scena “Fenicie”, l’intensa opera di Euripide che torna al Teatro Greco di Siracusa a distanza di 49 anni dall’unica rappresentazione, nel 1968. A Giorgio Barberio Corsetti è stata affidata “Rane”, inserita nel cartellone delle rappresentazioni classiche per la terza volta dopo il 1976 e il 2002, anno in cui la regia fu affidata a Luca Ronconi. I traduttori sono invece Giorgio Ieranò per “Sette contro Tebe”, Enrico Medda per “Fenicie” e Olimpia Impero per “Rane”.

“Stiamo allestendo una stagione ricca di novità e spunti interessanti, talora sofisticati – ha aggiunto il commissario Pinelli -. Il teatro fa parte dell’identità stessa di Siracusa ed è per questo che in un anno così importante per la città la Fondazione Inda offre un programma più ampio che propone una riflessione sul legame tra il teatro e la città. La stagione dell’Inda ha come fulcro il 53° ciclo di rappresentazioni classiche ma prevede anche tournée nei teatri di pietra italiani e l’appuntamento con il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani a Palazzolo Acreide. A questi eventi si affiancheranno anche le tante iniziative che la Fondazione Inda cura a Siracusa insieme a istituzioni e scuole”.

Fonte: 53° Festival al Teatro Greco di Siracusa – Due mesi di grandi emozioni con gli spettacoli classici da http://www.indafondazione.org/




“Il Teatro e la città” come titolo e il filo conduttore di una stagione che porterà gli spettatori in un viaggio nella storia del genere tragico.
Nell’anno in cui si celebrerà il 2750° anniversario della fondazione di Siracusa, la Fondazione Inda allestirà una stagione incentrata proprio sulla “polis”, perché la città di Siracusa ha un rapporto inscindibile con il suo teatro.
Un concept filologico e teatrale forte, tre nuove produzioni dell’Inda, il ritorno della commedia, e la riproposizione di un titolo da lungo tempo dimenticato sono i pilastri della nuova stagione.

Le tragedie «I sette contro Tebe» di Eschilo e «Le Fenicie» di Euripide, e la commedia «Le Rane» di Aristofane sono le tre opere inserite nel programma del cinquantatreesimo ciclo di spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa.
Ad annunciare i titoli della stagione 2017, scelti dall’Inda insieme alla commissione di esperti formata da Massimo Bray, Roberto Andò e Luciano Canfora, è stato il commissario straordinario Pier Francesco Pinelli assieme al personale e alle maestranze dell’Inda, pochi minuti prima del debutto di Fedra di Seneca, l’opera latina affidata alla regia di Carlo Cerciello.

«Saranno “Le Rane”, a distanza di 15 anni dall’allestimento del 2002 affidato a Luca Ronconi – ha dichiarato il commissario Pier Francesco Pinelli – il fulcro del Ciclo di spettacoli del prossimo anno. Nel celebre confronto tra Eschilo ed Euripide, Aristofane sottopone a una incisiva disamina critico-letteraria gli esiti morali e ideologici della poetica tragica nelle sue espressioni più divaricate ed estreme. Il confronto tra i due grandi tragici sarà proposto con la rappresentazione di due drammi nei quali i due tragediografi protagonisti delle Rane si confrontano sulla stessa saga mitica del ciclo tebano». L’opera di Aristofane sarà messa in scena al Teatro Greco per la terza volta dopo le rappresentazioni del 1976 e del 2002.

«Nelle due tragedie, scritte a circa quarant’anni di distanza – ha aggiunto Pinelli – le poetiche di Eschilo ed Euripide, pur tra loro distanti, nel tempo e nel modo di concepire l’agire tragico, ci appaiono quasi intenzionalmente in competizione». «I Sette contro Tebe» sarà allestita per la quarta volta dopo le messe in scena del 1924, 1966 e 2005 mentre per “Le Fenicie” si tratterà della seconda rappresentazione al Teatro Greco, a distanza di quasi cinquant’anni da quella del 1968. Una scelta, questa, che testimonia la vocazione dell’Inda verso la ricerca e la valorizzazione della cultura classica.

«Lo spettatore – ha spiegato il commissario straordinario – sarà chiamato a seguire l’evoluzione della drammaturgia ateniese dagli inizi agli epigoni: ruolo del coro e degli attori, struttura del testo, validità civica del rito della rappresentazione tragica, obiettivi politico-pedagogici dei poeti. Ma il vero fil rouge sarà la centralità della polis, difesa e assediata perché troppo amata, sempre al centro di desideri opposti di ricchezza e potere ed il nesso tra città e teatro».

Fonte: Nel 2017 in scena I Sette contro Tebe, Le Fenicie e Le Rane da http://www.indafondazione.org/